02/09/2024 00.00 - Quotidiano Energia
Fondi Ue, la Sicilia dirotta 615 mln € su energia e digitale
La riprogrammazione dei fondi in base agli obiettivi Step: nell’isola 246 mln € per FV, H2, biogas, storage, Ccs, depurazione e desalinizzazione acque
La Regione Sicilia ha dato il via libera alla riprogrammazione di 615 mln € di risorse Fesr, che verranno orientate su investimenti energetici e digitali, in linea con i cosiddetti obiettivi Step.
Il reindirizzamento dei fondi europei è previsto dall’articolo 8 del DL Coesione (QE 11/6), che permette di ritoccare i programmi nazionali e regionali della politica di coesione 2021-2027 per finanziare gli interventi previsti dalla piattaforma Step (QE 10/10/23), lo strumento per stimolare gli investimenti nei settori critici. Optare per tale modifica comporta una serie di vantaggi per Regioni e ministeri: dalla possibilità di ottenere cofinanziamento massimo del 100% e un prefinanziamento una tantum del 30% all’apertura alle imprese di grandi dimensioni, altrimenti escluse dall’accesso a tali risorse, passando per una semplificazione in termini amministrativi in fase di revisione intermedia sull’utilizzo dei fondi.
La Regione Sicilia ha approfittato della prima finestra temporale che il DL Coesione mette a disposizione per riprogrammare i fondi in chiave Step, quella del 31 agosto (la seconda finestra è prevista al 31 marzo 2025), proponendo di riorientare 615 mln €, di cui 369 mln € sulla promozione di investimenti nelle nuove tecnologie digitali e 246 mln € per sostenere lo sviluppo e la fabbricazione di tecnologie pulite. Risorse, queste ultime, che saranno impiegate per interventi nelle tecnologie solari, dell’idrogeno, del biogas e del biometano sostenibili, nello stoccaggio dell’energia o del carbonio, nei combustibili alternativi sostenibili, nell’efficienza nel sistema energetico, ma anche nella depurazione e la desalinizzazione delle acque e nell’economia circolare, indica la Regione in una nota.
“Avvieremo a breve contatti con Confindustria nazionale per attivare da subito una sinergia focalizzata a sfruttare questa opportunità, valorizzando al massimo anche le realtà consolidate a livello regionale che hanno competenze e strutture, anche finanziarie, adeguate a sostenere investimenti innovativi in questi ambiti produttivi”, ha dichiarato il presidente Renato Schifani.
Alla Sicilia dovrebbero aggiungersi presto altre Regioni. In base all’ultima riunione del comitato dell’accordo di partenariato (che svolge funzioni di sorveglianza e accompagnamento dell’attuazione dei programmi 2021-2027 ed è presieduto dal dipartimento per le Politiche di coesione e per il sud e dal ministero del Lavoro), le riprogrammazioni Step riguarderanno Calabria (333 mln €), Campania (581 mln €), Puglia (568 mln €), Sardegna (166 mln €), Umbria (30 mln €), Emilia-Romagna (61 mln €), Lombardia (120 mln €) e Lazio (109 mln €).
Due i programmi nazionali elencati nel documento del comitato (disponibile in allegato). Il ministero delle Imprese e del Made in Italy prevede una riprogrammazione di 300 mln € per sostenere programmi di investimento in ottica digitale e green compresi tra 5 e 20 mln € presentati da parte delle imprese, anche grandi, nel Mezzogiorno. Il ministero del Lavoro impiegherà invece 240 mln € sotto forma di incentivi all’autoimpiego nei settori strategici.