ATTI e PUBBLICAZIONI

Pubblicazioni

17/05/2024
Studio SEFIT-ISPRA ‘La cremazione in Italia. La regolamentazione tecnica degli impianti e i risultati di uno studio sulle emissioni in atmosfera’

La cremazione in Italia rappresenta un fenomeno in forte aumento e ad oggi sono presenti 91 crematori, prevalentemente allocati nel Centro-Nord del Paese.
Parallelamente è cresciuta l’attenzione su questo settore, specialmente per quanto riguarda l’aspetto della regolamentazione degli impianti e delle emissioni in atmosfera.
Con il presente lavoro, partendo dalla raffigurazione dell’attuale quadro europeo e nazionale di regolamentazione, si vuole portare l’attenzione sulla necessità di apposita normativa tecnica, prevista dalla L. 30 marzo 2001 n. 130, ad oggi ancora mancante, e su uno studio sulle emissioni in atmosfera dei crematori italiani svolto in collaborazione tra Utilitalia SEFIT (Servizi funerari italiani) e ISPRA.
Si riportano, anche con l’ausilio di grafici e tabelle, le elaborazioni dei dati richiesti ai gestori degli impianti di cremazione italiani per svolgere il suddetto studio, e conseguentemente quello che può essere considerato il reale inquinamento dei crematori.
La finalità del documento è dunque quella di fornire informazioni, evidenze e strumenti di conoscenza sulla cremazione con particolare riferimento alle emissioni in atmosfera degli impianti per segnalare possibili percorsi di sviluppo del settore alle istituzioni competenti e per diffondere le conoscenze acquisite di interesse non solo per studiosi ed operatori ma anche per i cittadini.


Consulta il sito SEFIT per scaricare la pubblicazione e gli atti evento CLICCANDO QUI

22/01/2024
Rapporto Sostenibilita` 2023

Utilitalia è la Federazione che riunisce le aziende dei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas, rappresentandole presso le istituzioni nazionali ed europee. Le oltre 450 associate di Utilitalia gestiscono il servizio idrico e i servizi ambientali per, rispettivamente, circa l’80% e il 55% della popolazione nazionale, rispettivamente. Per quanto riguarda i servizi del gas e dell’energia elettrica, la copertura si estende al 30% e al 15% della popolazione.
Tra Società di Capitali, Consorzi, Comuni, aziende speciali e altri Enti, le associate contribuiscono in modo significativo all’economia nazionale con un valore di produzione che supera i 67 miliardi di euro, con circa 100.000 addetti complessivi. Questi professionisti spaziano da ingegneri, chimici, biologi, idraulici, informatici a operai, addetti alla sicurezza, alla prevenzione, ai servizi finanziari, alla commercializzazione, alla comunicazione e alla sostenibilità. Questa diversificazione di competenze specializzate è fondamentale per garantire acqua buona da bere e per restituirla all’ambiente in modo ecologicamente sostenibile....

10/10/2022
Stima della funzione di costo della filiera della gestione dei rifiuti urbani

Analisi delle economie di scala, densità, e scopo.
Tra agosto 2014 e gennaio 2016 l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) ha condotto un’analisi per il settore della gestione dei rifiuti urbani finalizzata alla definizione di un quadro di riferimento per il settore sotto il profilo della concorrenza e il profilo normativo, i cui risultati sono stati pubblicati a febbraio 2016 in un report sul sito dell’Autorità.

27/06/2022 - Utilitalia-Svimez
I Servizi Pubblici Locali nell'economia del mezzogiorno - Rapporto Sud

Il comparto delle utilities ricopre un ruolo strategico per l’economia italiana e può fornire un contributo concreto al rilancio del Sud. Attraverso questo Rapporto, sviluppato in collaborazione con SVIMEZ, Utilitalia intende scattare una fotografia approfondita di un settore in grado di supportare la crescita sostenibile del Paese, favorendo la transizione ecologica e digitale. Una sfida di fronte alla quale il Sud non può e non deve rimanere indietro, ancor di più in una fase storica caratterizzata dall’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Si tratta di un’occasione unica che deve essere colta per colmare il gap infrastrutturale ed equilibrare il livello dei servizi idrici, ambientali ed energetici nelle diverse aree del Paese....

23/11/2021
LIBRO BIANCO SULL’INCENERIMENTO DEI RIFIUTI URBANI

Il Libro bianco si compone di due distinte parti che descrivono i risultati di due diverse attività di ricerca. Nella prima vengono riportate le risultanze della indagine sugli “Aspetti tecnici e di impatto sull’ambiente degli inceneritori” mentre la seconda parte ha avuto ad oggetto “Indagini epidemiologiche condotte in Italia e all'estero nelle aree interessate dalla presenza di inceneritori e pubblicazioni sul tema in riviste scientifiche”.
Le attività di ricerca condotte hanno avuto lo scopo di evidenziare quali sono le co¬noscenze attualmente disponibili sulla tecnologia dell’incenerimento, con recupero di energia, dei rifiuti urbani residui non riciclabili ai fini della riduzione, fino all’annul¬lamento del ricorso allo smaltimento in discarica. Con l’introduzione nell’ordinamento italiano, infatti, delle direttive sull’economia cir¬colare nei prossimi anni dovranno essere programmate ed attuate azioni importanti, sia gestionali che impiantistiche, al fine di poter conseguire gli ambiziosi obiettivi del riciclaggio effettivo pari al 65% e della riduzione del ricorso alla discarica al di sotto del 10%.

10/11/2021
Working Paper n.5 di Servizi-Idrici.it: Considerazioni sulle iniziative del Governo in materia di concorrenza nei servizi pubblici locali (Idrico e rifiuti).

Con la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Governo ha posto fra le iniziative da prendere quelle relative all’attuazione delle riforme e in particolare quelle relative alla concorrenza.” La concorrenza è idonea ad abbassare i prezzi e ad aumentare la qualità dei beni e dei servizi. la tutela e la promozione della concorrenza sono fattori essenziali per favorire l’efficienza e la crescita economica. La concorrenza si tutela e si promuove anche rimuovendo i vincoli e i limiti al gioco competitivo. Il bersaglio delle riforme in questo caso diventa quindi l’approvazione di un testo unico che assicuri un ricorso più responsabile da parte delle amministrazioni al meccanismo dell’in house providing.”. Nell’’universo delle partecipate che è stimato in 8.893 società, le società partecipate dai comuni che gestiscono servizi pubblici locali nei settori idrico, dei rifiuti e dell’energia si stima siano circa 1500. Ebbene nel settore dei servizi pubblici locali in realtà quello che il Governo potrà realizzare con la limitazione del ricorso all’in house providing non è l’introduzione della concorrenza in questi servizi pubblici locali, che sono e rimarranno caratterizzate da monopolio naturale, ma la concorrenza per il mercato, ovvero gare per la selezione di un socio privato o gare per l’affidamento in concessione del servizio. Una volta che questi nuovi soggetti si saranno aggiudicati le gare, rimarranno comunque delle società che operano in una situazione di monopolio e per le quali la norma le assoggetta alla regolazione da parte di un’autorità indipendente. Una prima conclusione che possiamo trarre da queste osservazioni è che se il governo insiste nel limitare il ricorso all’in house providing questo non porterà a una maggiore concorrenza nel settore bensì a una maggiore privatizzazione, mentre efficienza, qualità del servizio e innovazione rimarranno obiettivi della regolazione indipendente. La seconda conclusione è che se non si dà attuazione alle leggi già esistenti che riguardano l’insediamento delle istituzioni locali e l’affidamento del servizio, una buona parte della popolazione continuerà ad avere un assetto non industriale e una regolazione limitata.

Il Working Paper è stato scritto da Paolo Peruzzi ed è possibile trovarlo su:
http://servizi-idrici.it/wp-content/uploads/2021/11/WP-5-2021-La-concorrenza-e-i-servizi-pubblici-locali.pdf

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