24/10/2024 00:00 - Quotidiano Energia
Aree idonee Fer Puglia, via libera della giunta al Ddl. L’assessore allo Sviluppo economico Delli Noci: “Si aprirà adesso un’importante fase di consultazione con Comuni, Province, cittadini, imprese, associazioni ambientaliste”
La giunta della Regione Puglia ha approvato il Ddl “Disposizioni per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili”, che sarà trasmesso a breve alle commissioni consiliari per avviare l’iter di consultazione pubblica e approdare poi in Consiglio regionale. Il disegno di legge, composto da 10 articoli, individua le superfici adatte alla realizzazioni di impianti Fer, dando priorità all’impiego di strutture edificate (capannoni, aree a destinazione industriale, artigianale, per servizi e logistica) e per le quali è previsto un iter autorizzativo accelerato, con una probabilità di successo maggiore e in tempi ridotti, oltre alle aree non idonee, tutelate dal vincolo paesaggistico e a quelle ordinarie, vale a dire i territori diversi dai precedenti per i quali nei procedimenti di autorizzazione deve essere contemperata la tutela dei beni ambientali e paesaggistici in coerenza con le previsioni del Piano paesaggistico territoriale regionale (Pptr) con la necessità di garantire la decarbonizzazione del sistema energetico e industriale regionale e il contrasto ai cambiamenti climatici. A queste si aggiungono le aree vietate, in cui non è permessa l’installazione di impianti FV con moduli collocati a terra nelle zone classificate agricole dai piani urbanistici vigenti, esclusi casi specifici previsti dalla legge. Per garantire le attività necessarie al funzionamento e all’implementazione della Piattaforma digitale nazionale (QE 15/10) e le connesse attività di monitoraggio, la Regione rende disponibili le informazioni di propria competenza necessarie al funzionamento e all’implementazione della piattaforma, si legge in una nota. Sarà il Consiglio regionale ad esercitare il controllo sull’attuazione della legge e valutare gli effetti conseguiti, le modalità di attuazione e i risultati ottenuti in termini di progressivo conseguimento degli obiettivi di produzione di energia da Fer. Un Ddl frutto di “un lavoro complesso e corale che ha visto collaborare quattro settori, lo Sviluppo economico, l’Ambiente, l’Agricoltura e l’Urbanistica e Paesaggio”, ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, sottolineando che si tratta di un testo “più restrittivo della legge nazionale, che concentra le aree in cui insediare gli impianti al fine di tutelare i paesaggi e habitat naturali”. “Con questa legge riusciremo a raggiungere livelli notevoli di produzione di energia, e per questa ragione è indispensabile che il Governo garantisca tutte le condizioni affinché alla Puglia sia riconosciuto il ruolo di hub energetico non solo per la produzione di energia appunto ma per la produzione di dispositivi legati all’energia, fatto che consentirebbe lo sviluppo di un’industria specifica e quindi di nuova occupazione”, ha aggiungo Delli Noci. “Si aprirà adesso un’importante fase di consultazione all’interno delle commissioni consiliari che si incaricheranno di coinvolgere i Comuni, le Province e tutti i portatori di interesse, vale a dire cittadini, imprese, associazioni ambientaliste. Il percorso partecipativo, fondamentale per apportare modifiche e migliorare questo importante strumento normativo, sarà anche online attraverso la piattaforma PugliaPartecipa dove ciascuno potrà, in maniera propositiva, offrire il proprio contributo”. Per il consigliere delegato all’Urbanistica, Stefano Lacatena, con il Ddl “scongiuriamo il rischio di vedere impianti in zone di pregio sotto il profilo paesaggistico e, al contempo, rilanciamo la nostra Regione come hub energetico”. Concetto sottolineato anche dall’assessore all’Ambiente Serena Triggiani: “Resta indissolubile nella nostra azione e strategia regionale la decarbonizzazione difendendo l’identità ambientale e paesaggistica della Puglia, allargando l’ambito delle aree non idonee”.
Il testo dello schema di Ddl è disponibile in allegato sul sito di QE.