27/02/2025 00:00 - Quotidiano Energia
Materie prime critiche e strategiche, il Mase proroga il bando
Dieci giorni di tempo in più per consentire agli interessati di esaminare l’avviso rettificato. Ecco le novità
Prorogato di dieci giorni il termine del bando Mase da 21 milioni di euro, previsto nell’ambito del programma “
Mission Innovation 2.0”, per sostenere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica nelle materie prime critiche e strategiche con un focus su estrazione mineraria e da fluidi, urban mining e raffinazione.
Le domande di accesso potranno essere presentate non più entro il 18 bensì entro il 28 marzo. Lo slittamento è stato deciso per consentire agli interessati di esaminare il testo dell’avviso così come rettificato dal decreto Mase n. 94 del 26 febbraio. In particolare, si legge nel provvedimento, “dall’esame dei quesiti pervenuti in merito agli articoli 4, 5, 8, 9, 10 e 12 è emersa la necessità di rettificare il testo dell’avviso al fine di consentire un’interpretazione più coerente con le disposizioni del regolamento (Ue) 651/2014 del 17 giugno 2014”.
Tra le modifiche, per quanto riguarda i soggetti ammissibili e i loro requisiti, le imprese dovranno garantire di disporre, alla data di richiesta della prima erogazione del contributo, di una sede operativa in Italia. In precedenza, invece, la sedete in Italia era un requisito da avere alla data di presentazione della proposta di progetto.
Ai fini dell’ammissibilità, la proposta di progetto deve prevedere l’avvio delle attività successivamente alla data di presentazione della domanda di contributo ed entro 15 giorni dalla stipula dell’accordo.
Passando ai costi, questi per essere considerati ammissibili dovranno riferirsi ad attività avviate successivamente alla data di presentazione di contributo e al periodo di eleggibilità.
Per quanto riguarda poi gli obblighi, i soggetti beneficiari dovranno dichiarare che gli investimenti di cui al progetto in attuazione non sono oggetto di altri aiuti di Stato e di aiuti de minimis con costi ammissibili in tutto o in parte coincidenti, e dichiarare anche che gli investimenti di cui al progetto non sono oggetto di altri incentivi che non rientrano nel campo d’applicazione della normativa in materia di aiuti di Stato.
Ulteriori rettifiche riguardano inoltre l’intensità del contributo e le cause e modalità di esclusione e revoca.