01/08/2024 - Gazzetta di Modena
Aimag, assemblea a nervi tesi Ultimatum dei sindaci al Cda
1di Luca Cardinale Mirandola Un'assemblea molto movimentata, terminata con l'approvazione del bilancio a maggioranza e l'ok all'unanimità a un ordine del giorno presentato dai sindaci che rappresenta più un ultimatum al Consiglio di amministrazione che un documento di indirizzo. Si è chiusa così, ieri mattina, l'assemblea dei soci Aimag che ha portato all'approvazione del bilancio 2023 con l'astensione dei sindaci dell'Area nord e del Mantovano. «Dopo un mese di incontri tra amministratori, molti dei quali neoeletti, e gli organi dirigenziali della società partecipata - spiegano i 21 sindaci dei Comuni soci in una nota congiunta - si arriva al voto del bilancio d'esercizio 2023 di Aimag spa. Già in queste occasioni, avevamo reso nota la necessità di presidiare in maniera attiva la situazione economica -finanziaria dell'azienda, sottolineando la rilevanza in chiave di sostenibilità e di sviluppo del piano industriale in via di costruzione. Per questo, la riunione svoltasi presso la sede dell'azienda alla presenza di tutti i soci, ha approvato a maggioranza il documento presentato, con l'astensione di parte di alcuni Comuni soci. Approvato invece da tutti i soci un ordine del giorno per il rinvio a ottobre della decisione sulla distribuzione degli utili e che impegna il Cda a un coinvolgimento attivo sulla costruzione del piano industriale. I Comuni che hanno espresso voto favorevole - fanno notare ancora i sindaci - hanno specificato come questa approvazione rappresenti un passaggio obbligato e importante per il futuro dell'azienda, la quale si trova attualmente in un periodo di transizione che necessita di essere sostenuto dalla sua componente pubblica; ma che altresì, con l'odg, impegna la società in un percorso strutturato, condiviso con la parte pubblica, per la risoluzione e il superamento delle criticità. Il voto favorevole è dunque un impegno di reciproco interesse per lo sviluppo di Aimag, che passa per l'approvazione di questo documento e successivamente, in maniera cruciale, nella redazione del nuovo patto di sindacato tra i 21 comuni soci». Un'assemblea molto movimentata, insomma, e caratterizzata da una certa tensione e dalle incertezze sul futuro. I momenti di maggiore tensione sono scattati con l'intervento della presidente Paola Ruggiero, che ha ripercorso le divisioni tra i soci pubblici, rinfocolando vecchie polemiche invece di cercare la mediazione. In particolare, l'assemblea è rimasta sorpresa davanti all'attacco frontale della presidente ai sindaci della Bassa, suscitando una reazione critica da parte del sindaco di Carpi Riccardo Righi, che ha riportato un clima più costruttivo. Particolarmente impegnativo l'odg approvato, che sembra più un ultimatum che un vero documento di indirizzo. Anche il voto di Concordia, allineato a quello della Bassa nonostante la presenza del vicepresidente Alberto Papotti nel Cda, è un segnale di sfiducia. Parole critiche anche da Mario Arturo Ascari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, preoccupato per la possibile svalutazione delle azioni della Fondazione. Una preoccupazione che i sindaci vedono anche come una minaccia: se sarà necessario ricapitalizzare l'azienda, cosa che i soci pubblici non sono in grado di sostenere, i soci privati potrebbero aumentare le loro quote, mettendo in minoranza quelli pubblici. L'estate, insomma, si preannuncia molto calda per il Cda.... © RIPRODUZIONE RISERVATA.