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01/08/2024 - Gazzetta di Modena
Il futuro di Hera è sempre più legato al green Riduzione del 90% delle emissioni entro il 2050

Il consiglio di amministrazione del gruppo Hera, presieduto dal presidente esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato ieri all'unanimità i risultati consolidati del primo semestre 2024. Il semestre si chiude con un bilancio economico e investimenti operativi in crescita rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, in uno scenario di mercato più stabile per la minor volatilità dei prezzi delle commodity energetiche, anche se non ancora pienamente rientrato ai livelli pre-crisi. I ricavi si attestano a 5.536,8 milioni di euro (-33%). «Questi progressi, dopo gli straordinari risultati del 2023, evidenziano la capacità del nostro gruppo di realizzare gli obiettivi del piano industriale, creando i presupposti di un ulteriore sviluppo sostenuto dall'incremento dell'8% del valore degli investimenti». Dichiara Cristian Fabbri, presidente esecutivo del gruppo Hera. Il margine operativo lordo del primo semestre 2024 sale a 732,7 milioni di euro, +2% rispetto ai 718,3 milioni registrati il 30 giugno 2023. Tale crescita è stata guidata da tutte le attività principali in portafoglio, dal ciclo idrico integrato alle attività sia regolate che a libero mercato dell'ambiente, fino alle tradizionali attività di vendita e distribuzione di energia. «La crescita industriale è rafforzata da un significativo contributo della struttura finanziaria - commenta Orazio Iacono, amministratore delegato del gruppo Hera -: la cui solidità è garantita dal rapporto indebitamento finanziario netto/MOL che si attesta a 2,69x, confermando una piena flessibilità finanziaria. La crescita della marginalità operativa è riconducibile, in particolare, alle ottime performance del business delle reti». La mole degli investimenti conferma i programmi strategici della multiutility e vede significativi interventi su impianti, reti e infrastrutture: gli investimenti operativi del primo semestre, al lordo dei contributi in conto capitale, si attestano a 344,4 milioni di euro, in crescita dell'8,2% rispetto ai 318,4 milioni al 30 giugno 2023. Gli highlight operativi del gruppo sono stati nello specifico il contributo alla crescita strutturale di tutte le aree di business, l'incremento della base di clienti energy, che consolida ulteriormente il posizionamento della multiutility come terzo operatore del settore in Italia, e infine la continuazione di iniziative per supportare la crescita sostenibile a beneficio di tutti gli stakeholder, con evidenti miglioramenti del margine operativo lordo, oltre a progetti a favore dei lavoratori, dei fornitori e dell'abbattimento delle emissioni climalteranti. Proprio ieri il consiglio di amministrazione ha approvato anche il "Climate transition plan", che illustra la strategia e l'impegno del Gruppo Hera per raggiungere il target "Net zero" entro il 2050, un traguardo che sarà perseguito con riferimento sia alle emissioni di gas serra dirette sia a quelle indirette, per arrivare a una riduzione complessiva intorno al 90% entro il 2050. "Net zero", secondo le "Nazioni unite", consiste nell'obiettivo di raggiungere appunto emissioni nette zero di gas serra, allo scopo di contenere il riscaldamento climatico globale. Il piano di transizione climatica evidenzia gli aspetti chiave della strategia della multiutility, in linea con le indicazioni proposte dalla comunità scientifica a partire dall'accordo di Parigi del 2015, che si prefigge il traguardo di limitare il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5 °C. il gruppo ha previsto tre cosiddetti "scopi": l'installazione di tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio su diversi impianti di termovalorizzazione dei rifiuti; il mantenimento della totale copertura dei consumi interni di energia elettrica con energia rinnovabile certificata, fatto che permette di azzerare le emissioni; infine la progressiva elettrificazione della base clienti, con conseguente fornitura di energia da fonti rinnovabili e proposizione di soluzioni per il risparmio energetico e per la produzione di energia fotovoltaica. Il raggiungimento dell'obiettivo "Net zero" entro il 2050 ridurrà in modo significativo l'impronta carbonica del gruppo. Nel 2023, complessivamente, le emissioni di Hera per il perimetro definito hanno già registrato una riduzione del 14% rispetto al 2019. Ora, con il piano di transizione climatica, Hera si impegna a raggiungere emissioni "Net zero" entro il 2050. Una strada lunga, ma per ora i risultati sono stati decisamente incoraggianti. .

MARIA VITTORIA SCAGLIONI