07/11/2024 - Il Messaggero
Acea cede a Terna la rete alta tensione per 224 milioni
LE STRATEGIE ROMA Terna e Areti, la società controllata da Acea per la distribuzione di energia elettrica, hanno sottoscritto un accordo vincolante («term sheet») per l'acquisizione da parte di Terna del 100% del capitale sociale di una newco cui Areti conferirà parte delle infrastrutture in alta tensione di sua proprietà localizzate nell'area metropolitana di Roma. «Gli asset oggetto della cessione - spiega Acea - comprendono 73 elettrodotti alta tensione per circa 481 km di rete (linee aeree e in cavo), rete di fibra ottica estesa sulle linee in alta tensione incluse nell'accordo, elementi di alta tensione di tre cabine primarie». Il valore complessivo degli asset ai fini regolatori oggetto dell'acquisto - spiega Terna - è stimato in circa 203 milioni a fine del 2024. Il prezzo di acquisto concordato è pari a circa 224 milioni, che include un premio del 10% ed è comunque soggetto ad aggiustamenti. «L'accordo consentirà di rendere più efficienti la pianificazione e la gestione operativa della rete elettrica di trasmissione, in particolare nell'area della Capitale, migliorando la continuità e la sicurezza del servizio», ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna. LA DECISIONE «L'operazione è in linea con gli obiettivi delineati dal piano industriale 2024-2028 e contribuirà al raggiungimento dei target finanziari e di crescita del gruppo», ha concluso Giuseppina Di Foggia. L'amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, spiega che «l'operazione rientra nel programma di valorizzazione e ottimizzazione del portafoglio di asset previsto dal Piano Industriale 2024-2028 e coglie un'opportunità fornita dal quadro regolatorio. I proventi della cessione contribuiranno all'incremento degli investimenti previsti sulla rete di distribuzione elettrica di Roma, sempre più resiliente e digitale, con un conseguente miglioramento della qualità del servizio». LA TRIMESTRALE Intanto, Terma ha chiuso i conti molto positivamente. Il management ha migliorato i target finanziari relativi all'esercizio 2024 e ha comunicato l'ammontare dell'acconto del dividendo 2025 (relativo all'esercizio 2024). La società ha chiuso il trimestre con ricavi per 2,65 miliardi, in aumento del 17,8% rispetto ai 2,25 miliardi ottenuti nei primi tre trimestri dell'anno precedente. In forte crescita anche il margine operativo lordo, che è passato da 1,56 miliardi a 1,89 miliardi (+21,6%). L'utile netto è salito del 26,6% a 812,6 milioni, rispetto ai 641,7 milioni contabilizzati nei primi nove mesi del 2023. Sempre nei primi nove mesi la società ha investito complessivamente 1,7 miliardi, in aumento del 18,5% rispetto agli 1,43 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Nei primi tre trimestri del 2024 le attività operative di Terna hanno generato un flusso di cassa di 1,82 miliardi di euro. I vertici prevedono di chiudere l'esercizio con ricavi per 3,61 miliardi di euro, un ebitda pari a 2,5 miliardi e un utile per azione pari a 0,52 euro. Sulla base dei risultati dei primi nove mesi del 2024, il management di Terna ha proposto la distribuzione di un acconto del dividendo 2025 (relativo all'esercizio 2024) per un ammontare di 0,1192 euro per azione in crescita del 4% rispetto all'esercizio precedente. Francesco Bisozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA.