26/03/2025 - Quotidiano di Sicilia
Rap: riflettori puntati sulle consulenze esterne
Sonia Sabatino PALERMO - Nuovi affidamenti esterni per la Rap, mentre al Comune si fanno i conti con il Piano di riequilibrio. Ad accendere i riflettori sulla questione sono stati gli uffici del Controllo analogo, deputati al rispetto dell'accordo con lo Stato da parte dell'Amministrazione comunale. Due le determine finite sotto i riflettori: una riguarda una spesa di 27.000 euro relativa a un incarico di consulenza affidato a MB Ambiente Srls, società di progettazione ingegneristica con sede a Marsala. Di questi, 7.000 euro serviranno per pagare una perizia relativa a un processo in corso a Catania, mentre gli altri 20.000 euro riguardano un attività di supporto al dirigente che si occupa della discarica di Bellolampo, ovvero Dario Italiano. La seconda consulenza, invece, è relativa all'attuazione del piano di risanamento con cui Rap intende rilanciare i propri conti. Un incarico affidato all'ex commissario Zes, Carlo Amenta, e all'ingegnere Gianfranco Messina. Il costo dell'operazione si aggira intorno ai 60.000 euro. Proprio gli affidamenti esterni, però, sono uno di quegli aspetti che le società partecipate del Comune di Palermo devono evitare per rispettare il Piano di riequilibrio, così come ha precisato il capo area del Controllo analogo Roberto Pulizzi, il quale in una nota inviata alla Rap il 20 marzo a proposito delle consulenze esterne ha scritto che "si paventano reali profili di illegittimità dell'affidamento e potenziali responsabilità per gli amministratori, con riferimento ai principi di buona amministrazione, trasparenza e tutela del patrimonio pubblico". Motivo per il quale Pulizzi ha chiesto alla Rap di procedere all'immediata revoca della deliberazione del Cda. "Abbiamo già chiarito la questione con gli uffici del Controllo analogo - ha spiegato il presidente della Rap, Giuseppe Todaro - ci hanno chiesto delle integrazioni". Per Bellolampo, l'appalto esterno è stato affidato alla MB Ambiente Srls, una società che si è costituita a Marsala il 27 marzo del 2023 e offre servizi di ingegneria e prestazioni a elevato contenuto tecnico.L'amministratore unico dell'azienda risulta essere l'ingegnere Francesco Motta, proprietario al 90%. La restante quota è di proprietà della moglie Arianna Bonafede, in passato candidata nella coalizione di centrodestra dell'attuale sindaco di Marsala, Massimo Grillo. Proprio a causa di questo legame a doppio filo, Francesco Motta e Massimo Grillo si sono trovati al centro di diverse polemiche per dei lavori pubblici comunali affidati ad altre aziende dell'ingegnere Motta: la Sarco SRL e la Sicilifert. Adesso, invece, con la MB Ambiente hanno ottenuto un incarico diretto dalla Rap di Palermo. "Abbiamo affidato l'incarico a un tecnico specializzato nel settore - ha chiarito Todaro - che già ci sta seguendo da alcuni anni, raggiungendo numeri eccezionali rispetto a quelle che sono le nostre necessità". Per quanto riguarda, invece, la consulenza affidata ad Amenta, Todaro ha detto: "Ci sta seguendo già da due anni, per cui si tratta di proseguire l' attività già svolta". La richiesta di revoca per Amenta è però già stata avviata dagli organi competenti, per cui nei prossimi giorni sapremo cosa succederà. Nel complesso, dunque, la questione degli affidamenti esterni resta ancora sotto la lente del Controllo analogo. Il presidente della Rap ha però ribadito: "Si tratta di incarichi affidati all'esterno per evitare conflitti d'interesse. Il valore dei nostri tecnici è indiscusso. Lo dico dal primo giorno in cui mi sono insediato in azienda. Ma a volte, per esigenze tecniche, siamo costretti ad affidarci all'esterno. Come ad esempio quando ci troviamo in contenziosi legali contro alcuni nostri dipendenti". I dirigenti della Rap, infatti, vengono pagati con stipendi che si aggirano intorno ai 100.000 euro annui. Tali cifre sono giustificate proprio dall'elevata esperienza e competenza che i dirigenti devono dimostrare per essere assunti in azienda. Tra di loro, qualcuno percepisce qualcosa in più, altri in meno, ma la documentazione in merito è disponibile soltanto fino al 2021, contrariamente a quanto disposto dall'obbligo dell'amministrazione trasparente che impone di pubblicare i compensi dei dirigenti ogni anno. "A causa di un problema tecnico questi file non sono visibili - sostengono dalla Rap - Stiamo provvedendo a correggere l'anomalia. Tutti gli adempimenti per legge di pubblicazione normalmente sono rispettati, tenuto conto della mole di provvedimenti che vanno caricati". Questa anomalia che dura da 4 anni sarà, dunque, risolta nei prossimi giorni. © RIPRODUZIONE RISERVATA.