22/04/2024 - Il Mattino (ed. Benevento)
Il mattino riporta l'acqua ma non placa i malumori
IL CASO Antonio Martone I disagi sono durati poco meno di 10 ore, l'intera serata e parte della notte, e già ieri mattina dai rubinetti di abitazioni e attività commerciali l'acqua ha ripreso ad uscire. Sabato sera bar, pizzerie, pub e ristoranti sono riusciti a limitare i danni, anche se alcuni sono stati costretti ad anticipare la chiusura. «Diciamo che poteva andare peggio e che rispetto alle previsioni ci siamo salvati». Queste le eloquenti parole di Roberto Rovina, titolare di una kebaberia nel centro. «Quando abbiamo appreso la notizia - dice il pizzaiolo Ciro Russo - pensavamo di dover rinunciare all'attività, poi, invece, siamo riusciti a organizzarci, Ma quanta paura». L'incubo, invece, resta attuale dopo il nuovo e improvviso black out idrico che ha coinvolto gran parte della città come ha detto il sindaco Clemente Mastella. Un concetto condiviso dal presidente del consiglio d'amministrazione della Gesesa Domenico Russo. «Mi sento in dovere di affermare che ritengo onestamente avvilente questo stato di cose. Benevento non può essere soggetta a danni di tale portata. Condivido pienamente la presa di posizione del sindaco Mastella, tesa ad invitare le ditte responsabili dei lavori a maggiore attenzione per rispetto dei cittadini. Così come non è concepibile che questo territorio sia ancora immobile, dopo decenni, sul piano degli investimenti che consentano alla città di dotarsi di fonti alternative di alimentazione idrica e di reti per portare l'acqua in tutte le contrade. Per non parlare poi della depurazione. Il "Blue Book 2024" indica il Distretto sannita tra i soli 2 in Italia ancora fermi al palo in tema di affidamento della gestione del servizio idrico integrato. Proprio sabato ho letto un comunicato della Femca Cisl Campania dove si legge con riferimento al Distretto di Napoli Nord, testualmente: «Auspichiamo che non si ripeta quanto sta accadendo nel Distretto sannita, dove l'inazione degli organi competenti ha letteralmente paralizzato l'attuale gestore, la Gesesa, con pericolose ricadute sui lavoratori e potenziali rischi per la garanzia del servizio ai cittadini». È indispensabile preparare i bandi di gara, affidare il servizio e far partire la nuova società. Mi auguro vivamente che il mese di maggio possa essere quello in cui la Regione pubblicherà il bando di gara, e che il 2024 possa essere l'anno che vedrà portare a compimento l'affidamento della gestione del servizio idrico integrato per Benevento e tutto il Distretto». L'INTERVENTO All'una della scorsa notte, dunque, le squadre della Regione Campania entrate subito in azione sono riuscite a riparare rapidamente la falla, con un intervento che verrà completato nei prossimi giorni, senza però necessità di nuove interruzioni idriche. Fortunatamente i tempi sono stati ridotti rispetto alle previsioni iniziali in quanto la rottura provocata da un escavatore nel pomeriggio di sabato durante i lavori per l'alta velocità, era nella parte superiore della condotta. Proprio questo dettaglio ha consentito di anticipare i tempi, perché non è stato necessario svuotare tutta la condotta per poi riempirla nuovamente. Al contrario è stato sufficiente solo abbassare il livello dell'acqua presente per evitare la potente fuoriuscita e consentire la riparazione. «Gesesa è rimasta sempre attiva con tutto il personale operativo, coordinato dall'amministratore delegato, per monitorare la situazione e per rifornire tramite autobotti - ha spiegato Russo - le utenze sensibili, come "San Pio" e casa circondariale. Le squadre di Gesesa sono state presenti sul territorio per gestire le fisiologiche conseguenze di tale interruzione, come le operazioni di sfiato per eliminare l'aria dalle condotte. Fenomeni che si sono verificati in alcune contrade e nella zona di via Avellino, ma che risultano essere state tutte risolte». © RIPRODUZIONE RISERVATA.